• Chi siamo

    FuoriDalMediaEvo è un’associazione culturale aperta, nata a Como nel 2008, che si propone di:

    • Creare momenti di confronto ed esperienza sottratti alla logica della comunicazione tele-visiva, propagandistica, pubblicitaria;
    • Sviluppare e diffondere un pensiero critico nei confronti della società dello spettacolo;
    • Stimolare un confronto sulle coerenze necessarie tra i comportamenti, gli stili di vita e le idee;
    • Sostenere la convinzione che solo il pluralismo delle esperienze sociali può fondare un autentico pluralismo nell’informazione;
    • Sostenere il principio che deve essere l’informazione un corollario dell’esperienza e non l’esperienza un corollario dell’informazione.

    Responsabili

    Simone Barbagallo, Nicolò Borghi, Alessio Cernicchiaro, Carmelo Divita, Enrico Lucca, Andrea Luraschi, Simone Montorfano, Costantino Pipero, Claudio Scuto, Tomaso Vimercati.

  • Intervallo

    Ancora un paio di considerazioni sull’evento mediatico realizzatosi attorno alla morte di Maradona. Ho notato che, almeno qui da noi, un gran numero di intellettuali dalla consolidata presenza mediatica (scrittori, psicologi, storici ecc.) non ha perso l’occasione di esprimere la propria interpretazione


  • G20, COP26: I potenti al capezzale della madre

    di Claudio Scuto Senza effettuare ricerche, affidandomi alla memoria, non ho avuto dubbi né difficoltà ad individuare l’immagine “virale”che, negli ultimi anni, ha lasciato in me la traccia più inquietante: non si riferisce alla pandemia, a guerre, carestie, catastrofi naturali. Sono le immagini del robot Perseverance, sganciato sul pianeta Marte dagli USA nel febbraio 2021. […]


  • Fine (della fine) della Storia

    Abbiamo vissuto, noi nati nel primo ventennio del secondo dopoguerra, dentro una bolla mentale collettiva offuscata da una confortante opacità.


  • Bono Vox

    Bono che canta nella metro di Kiev apre i notiziari delle reti nazionali, che proseguono –  sempre con l’accompagnamento della canzone che inneggia alla libertà dell’Ucraina – con un collage di immagini di guerra: gente che piange, feriti e cadaveri, esplosioni… Qual è il messaggio?


  • Bolle di rilevanza

    L’ho osservato e ascoltato più o meno quarantacinque anni fa: alle Frattocchie. Villa grande, liberty, in zona Albano laziale presso Roma (locus gaddiano: Quer pasticciaccio brutto de via Merulana). Magnifico parco. Poco più che ventenne, partecipavo ad un corso semestrale di formazione dei futuri funzionari del P.C.I.: una ventina, da tutt’Italia. Lui, sui 35, bell’uomo abbronzato, baffoni e fitti capelli neri lisciati all’indietro: corrispondente dell’Unità dall’Unione Sovietica. Tornato da Mosca, di passaggio, sarebbe partito il pomeriggio per l’Avana.