Il concetto di “Leviatano a due teste” proposto da Asma Mhalla (2024), politologa e docente specializzata in geopolitica del digitale, è una potente metafora per descrivere le nuove forme del potere nella società digitale contemporanea. Prende ispirazione dal celebre Leviatano di Thomas Hobbes, simbolo dello Stato sovrano assoluto, ma lo adatta alla realtà odierna, in cui il potere non è più solo pubblico (statale), ma anche privato (aziendale).
Secondo Mhalla, il potere nel XXI secolo ha due teste. La testa statale (definita “Big State”) rappresenta un’evoluzione del potere tradizionale dello Stato-nazione, con le sue classiche prerogative sovrane: forza militare, legislazione, tassazione, controllo della popolazione. La testa tecnologico-corporativa (“Big Tech” nel linguaggio di Mhalla) simboleggia il potere delle grandi piattaforme digitali (Google, Meta, Amazon, Microsoft, Apple, ecc.), che raccolgono e gestiscono enormi quantità di dati, influenzano il comportamento individuale, progettano infrastrutture digitali globali, esercitano un’influenza crescente sulle opinioni pubbliche e le decisioni politiche. Queste due teste non agiscono separatamente, ma cooperano, si intrecciano e, a volte, si contendono lo spazio del comando entrando in conflitto.